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Il volto di Raffaello

Il volto di Raffaello

di Elena Bastianini

L’immagine di Raffaello nel tempo

Ogni epoca ha guardato con la propria sensibilità agli artisti del passato elaborandone ogni volta una diversa immagine. Questo è specialmente vero nel caso di uno dei più celebri artisti di tutti i tempi, Raffaello Sanzio.

L’Urbinate è stato visto nel corso dei secoli in tanti modi diversi: il divin pittore; l’artista passionale innamorato segretamente della Fornarina; l’uomo di corte dagli infiniti talenti; l’amante del mondo antico capace di far rivivere con la sua mano l’arte classica; l’esempio per eccellenza del genio sottratto al mondo da una precoce e misteriosa morte. E ancora la sua pittura è stata ritenuta l’apice della grazia e della perfezione formale, ma anche giudicata accademica e troppo razionale, incapace di arrivare al cuore dello spettatore.

J. A. D Ingres, Raffaello e la Fornarina, Cambridge, Fogg Art Museum, 1813.

Oggi Raffaello è un’icona universalmente conosciuta, sinonimo del genio italiano del Rinascimento. Non solo gli sono stati dedicati numerosi film e documentari, ma nel 1997 è stato immortalato sul taglio più alto delle vecchie lire italiane, quelle dal valore di cinquecento mila lire. Raffaello è una vera e propria immagine pop, tanto che il suo nome è stato scelto per una delle quattro tartarughe nel cartone Teenage Mutant Ninja Turtles del 1984 insieme ad altri tre famosi artisti rinascimentali italiani: Michelangelo, Leonardo e Donatello.

Il ritratto di Raffaello in 3D

Di fronte a tutte queste immagini che si sono sovrapposte nel corso dei secoli è normale chiedersi quale sia il vero volto di Raffaello. Non crediamo ci sia una risposta definitiva a questa domanda, ma abbiamo deciso di dare un nostro contributo a questo gigantesco mosaico.

Siamo partiti dal suo Autoritratto conservato agli Uffizi, dove l’artista, poco più che ventenne si è immortalato in una posa a tre quarti, mentre guarda verso lo spettatore. Raffaello si rappresenta come un ragazzo di bottega vestito con un semplice berretto nero e una camicia increspata che emerge dalla veste scura. La piccola tavola è molto rovinata e il volto del giovane Raffaello è molto simile all’autoritratto nell’affresco della Scuola di Atene

Raffello Sanzio, Autoritratto, Firenze, Museo degli Uffizi 1506; Raffaello Sanzio, Autoritratto, particolare Scuola di Atene, Stanza della Segnatura, Città del Vaticano, 1510-11.

Abbiamo creato sull’ Autoritratto conservato agli Uffizi un modello 3D di Raffaello sovrapponibile alle forme della tavola servendoci del programma di modellazione open source Blender. Il nostro obiettivo era quello di dare l’impressione che l’autoritratto stesso prendesse vita, seguendo le parole di Leon Battista Alberti del De Pictura “Tiene in sé la pittura forza divina non solo quanto si dice dell’amicizia, quale fa gli uomini assenti essere presenti, ma più i morti dopo molti secoli essere quasi vivi, tale che con molta ammirazione dell’artefice e con molta voluttà si riconoscono.”

Vi lasciamo con il nostro modello 3D tutto vostro da esplorare:


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